Blognovel: istruzioni per l'uso!

Benvenuti lettori!
A voi, che siete giunti in queste pagine, è dedicato questo piccolo trafiletto...che ci siate arrivati perché indirizzati o per caso, perché obbligati, perché siete inciampati nella Rete e ci siete finiti di faccia o peggio...perché la cosa vi ha incuriositi...beh...l'importante è che ora ci siete!
Seguite i numeri di ogni post nell'Archivio blog come fossero piccoli capitoli e sprofondate nel nostro mondo!

Quattro autori (dai ritmi bradiposi) un giorno han deciso di "divertirsi" spiattellando sul web le loro surreali idee e creando questo luogo: una blognovel, ma anche un cadavere eccellente!
Le regole che guidano la mano degli autori sono semplici:
1) un autore non può scrivere due post di seguito (quindi devono essere sempre alternati), in questo modo non c'è monopolio ma neanche dei turni fissi (si scrive quando si può);
2) non c'è uno stile o genere: il romanzo può andare dal fantasy al realistico, dal poliziesco all'horror, dalla commedia a quello che si vuole;
3) numerare i post: in questo modo la lettura è facilitata;
4) non esagerare con la lunghezza;
5) possibilmente cercare di non pilotare la trama e lasciare qualche porta aperta per chi scriverà dopo;
6) utilizzare i post per la storia ed i commenti per le opinioni.

Buona lettura,
Belfolk

martedì 12 agosto 2008

14.La strada

In quel sabato dal sapore aspro e nervoso decisi di ridare ordine alle vecchie cose... E mentre le stradine dissestate del ritorno facevano rimbalzare l'auto in cui io e Linda stavamo tornando a casa, la luce di una nuova alba iniziava ad incutermi coraggio. Guardando i primi raggi di sole amaranto la rabbia nera contro Linda iniziava a stemperarsi. Dovevo ripristinare un dialogo con lei se solo avessi voluto dare un senso a questo assurdo. Il suo sguardo duro era concentrato sulle curve morbide della strada, i suoi capelli ramati si mescolavano alla luce filtrata dal finestrino. Il silenzio faceva da sfondo ad un'atmosfera incerta, ma i miei pensieri mi urlavano di parlarle. Evidentemente lei sapeva. Le sue parole confuse ed enigmatiche rimbombavano nella mia mente come macigni scagliati dal monte più alto e poi infrantisi al suolo; e poi, "Ne abbiamo trovato un altro", di chi era quella voce? E di quale "altro" si trattava? Dovevo sapere... Cosa voleva dire tutto ciò? Dovevo chiederglielo. L'unico modo per iniziare a trovare il filo di una ingarbugliatissima quanto surreale matassa era solo lei.
E questo era il sabato giusto.
Nel tragitto per casa avrei rivisto il solito triste e solitario pioppo, la casa diroccata in attesa di essere demolita, il campo di papaveri e poi il campetto sportivo ma... Niente di tutto ciò si prospettò ai miei occhi! L'ospedale ormai era lontano. Eppure, di casa neanche l'ombra. Dove stava andando Linda? Il sole aveva cambiato colore e non perchè si ergeva più alto, l'azzurro violaceo del cielo si era nascosto dietro larghe macchie nuvolose, il sibilo di un vento improvviso attraversava i finestrini chiusi male. Di certo quella non era la strada di casa.

4 commenti:

Valeria Miceli ha detto...

Cielo, mi sono persa! Ma Linda adesso non ha i capelli scuri? Calma...ho farò la stessa fine di Carlo!

Jan ha detto...

Ho visto che a Linda sono stati dati dei capelli ramati prima e scuri dopo e mi è piaciuto interpretare la cosa tipo realtà parallele... :-)

Valeria Miceli ha detto...

Già...è quello che avevo pensato anche io! ^_^
La cosa si complica!

Anonimo ha detto...

In verità preferisco il rosso... Tuttavia, mi piaceva dare un senso di ambiguità a questa storia dl colore (la ragazza dai capelli scuri è davvero Linda?)... E poi... Esiste anche il rosso ramato...ScUrO ;-) Non illudiamoci:è solo una parrucca che cambia colore a seconda della temperatura!