Mi diedi un pizzicotto sulla guancia destra, corsi in bagno e mi lavai la faccia con acqua ghiacciata, sentivo come un disagio fisico, oltre che psicologico.
Mi sentivo stanco, stremato, le gambe a malapena mi reggevano e sapevo, ne ero certo: non avevo solo sognato, si trattava di qualcosa di reale, avevo vissuto qualcosa di strano e difficilmente riuscivo a metabolizzare l'accaduto. Non capivo, ero spaventato. Mi osservavo nello specchio di fronte al lavabo nel bagno, ma non guardavo la mia immagine, la mia testa era altrove... Il mio corpo era altrove... io ero altrove... Mi rendevo conto che qualcosa era cambiato in me, nel mio fisico, nella mia mente, ma non riuscivo ancora a realizzare che cosa realmente fosse accaduto...
Era dunque domenica...
Mi accingevo a cucinare aspettando il ritorno della mia coinquilina...
1 commento:
Wow, però, poveraccio! Da lettrice incomincia a farmi un po' pena: mi verrebbe da fargli una tisanuccia rilassante e dirgli di non preoccuparsi più di tanto! Uhm, da lettrice, ...da scrittrice, mi spiace, ma sono molto più spietata: fino ad adesso è stato un crescendo di angoscia e follia, e voglio proprio vedere dove si andrà a parare!
Un'altra cosa : fin qui abbiamo 4 personaggi e solo uno di loro (il cane) ha un nome, o meglio un soprannome!
Di che scuola siete: lasciamo tutto nell'anominato o "battezziamo" queste creature? ^_^
(ho aggiunto un mini sondaggio!)
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