Blognovel: istruzioni per l'uso!

Benvenuti lettori!
A voi, che siete giunti in queste pagine, è dedicato questo piccolo trafiletto...che ci siate arrivati perché indirizzati o per caso, perché obbligati, perché siete inciampati nella Rete e ci siete finiti di faccia o peggio...perché la cosa vi ha incuriositi...beh...l'importante è che ora ci siete!
Seguite i numeri di ogni post nell'Archivio blog come fossero piccoli capitoli e sprofondate nel nostro mondo!

Quattro autori (dai ritmi bradiposi) un giorno han deciso di "divertirsi" spiattellando sul web le loro surreali idee e creando questo luogo: una blognovel, ma anche un cadavere eccellente!
Le regole che guidano la mano degli autori sono semplici:
1) un autore non può scrivere due post di seguito (quindi devono essere sempre alternati), in questo modo non c'è monopolio ma neanche dei turni fissi (si scrive quando si può);
2) non c'è uno stile o genere: il romanzo può andare dal fantasy al realistico, dal poliziesco all'horror, dalla commedia a quello che si vuole;
3) numerare i post: in questo modo la lettura è facilitata;
4) non esagerare con la lunghezza;
5) possibilmente cercare di non pilotare la trama e lasciare qualche porta aperta per chi scriverà dopo;
6) utilizzare i post per la storia ed i commenti per le opinioni.

Buona lettura,
Belfolk

martedì 4 marzo 2008

3 "imprigionato"

Rimasi impietrito, ero come avvolto dalla sua bellezza, dal suo fascino. Non riuscivo ad emettere una sola parola e quell'entità continuava a lasciare uscire dalla sua bocca quelle forti e stonate note acute. In altri momenti della mia vita avrei odiato quei suoni, avrei portato le mani alle orecchie per difenderle da quei suoni cacofonici, ma adesso no. Ero completamente imprigionato e avvolto dalla sua immagine e dal suo sguardo penetrante...
Ad un certo punto notai che il mio letto si stava allontanando dal mio corpo, io mi stavo allontanando dal mio letto, stavo fluttuando nell'aria, avevo paura, ma l'entità era come se mi rassicurasse e mi invitasse alla tranquillità con il suo sguardo vitreo. Continuavo a temere di cadere, cercavo di allungare la mano e di aggrapparmi alla sua chioma dorata, allora cominciai a notare il suo astio: si scostava, mi respingeva e non scollava il suo sguardo dai miei occhi...
Ad un tratto l'acqua che avevo notato in precedenza sul pavimento ricomparve, la vedevo filtrare dalla porta della mia stanza, molto lentamente stava cominciando a salire anch'essa, vedevo gocce d'acqua fluttuare vicino al mio corpo, provavo a prenderle ma fuggivano. Mi sentivo solo, imprigionato nonostante quella fantastica presenza, che solo adesso avevo capito non essere mia amica...

2 commenti:

Jan ha detto...

Mmmh... pensavo al risveglio da un sogno, ma è un po' banale. Non saprei come proseguire per ora...

vik ha detto...

mi rendo conto di essermi spinto un po'... oltre la realtà.. ^^'