Blognovel: istruzioni per l'uso!

Benvenuti lettori!
A voi, che siete giunti in queste pagine, è dedicato questo piccolo trafiletto...che ci siate arrivati perché indirizzati o per caso, perché obbligati, perché siete inciampati nella Rete e ci siete finiti di faccia o peggio...perché la cosa vi ha incuriositi...beh...l'importante è che ora ci siete!
Seguite i numeri di ogni post nell'Archivio blog come fossero piccoli capitoli e sprofondate nel nostro mondo!

Quattro autori (dai ritmi bradiposi) un giorno han deciso di "divertirsi" spiattellando sul web le loro surreali idee e creando questo luogo: una blognovel, ma anche un cadavere eccellente!
Le regole che guidano la mano degli autori sono semplici:
1) un autore non può scrivere due post di seguito (quindi devono essere sempre alternati), in questo modo non c'è monopolio ma neanche dei turni fissi (si scrive quando si può);
2) non c'è uno stile o genere: il romanzo può andare dal fantasy al realistico, dal poliziesco all'horror, dalla commedia a quello che si vuole;
3) numerare i post: in questo modo la lettura è facilitata;
4) non esagerare con la lunghezza;
5) possibilmente cercare di non pilotare la trama e lasciare qualche porta aperta per chi scriverà dopo;
6) utilizzare i post per la storia ed i commenti per le opinioni.

Buona lettura,
Belfolk

lunedì 17 marzo 2008

8 Il giorno scomparso.

Basta:ora è troppo, pensai. Dovevo ritornare in me. Ma cosa diamine mi stava succedendo? Dovevo, volevo chiudere questo capitolo. Sentivo di essere più forte. Non so di cosa, non so cosa stesse impadronendosi della mia vita, delle mie innocue giornate. Sarà giorno, sarà notte? Che ore sono? Con la testa pesante mi avviai verso il bagno. Una doccia mi avrebbe rimesso in sesto. Il mio corpo immerso nell'acqua. Solo il suono delle gocce impazzite su di me. Nullaltro intorno. Tenni gli occhi chiusi per mezz'ora. Mi sembrò un'eternità. Frammenti di immagini indefinite scorrevano nella mente. Luce, buio, acqua, cane, buio, acqua, luce. Aprii gli occhi. Niente doveva più spaventarmi. Mi sentivo meglio. Ero pronto per ricominciare daccapo. Lasciai che l'accappatoio mi avvolgesse in un tiepido abbraccio. Volevo si riscaldasse quel freddo che sentivo...Dentro. Ecco, ero finalmente lucido. Uscii dal bagno. "Va meglio?" mi chiese Linda. Ed io:"Sì, decisamente" ma rientrai veloce in camera. Non dovevo sforzarmi più di ricordare, di capire, o sarei finito per impazzire. Per impazzire ancora. Disteso sul letto, allungai la mano sul comodino di fianco. Presi l'agenda per dare un contorno a questo tempo che scorreva. Sentivo di avere mille cose da fare ma non sapevo minimamente da dove cominciare. Cercai allora il da farsi per quella giornata, sulla mia agenda. Sfogliai prima velocemente, poi lentamente e ancora una volta e, di nuovo, ma... Proprio quel giorno mancava. Non era presente all'interno dell'agenda. Non era stato strappato, semplicemnete non c'era. Una congiura? E'uno scherzo? Cercai ancora. Niente. Dovevo tenere i nervi saldi. Chiamai Linda.

3 commenti:

Valeria Miceli ha detto...

Dottoressa lo stiamo perdendo!
Mammina: a Carlo non solo è sparita la memoria di una settimana, ma adesso anche una domenica dall'agenda! Ma in genere non mancano i venerdì? ^_^

Anonimo ha detto...

scusate l'intrusione... volevo solo farvi i complimenti (anche per la trovata un po' alla saramago).

una pagina dell'agenda ha detto...

i misteri si infittiscono...bene mi intriga